Nella vita ci sono momenti molto importanti, uno di questi è stato domenica quando ho presentato a tante persone la mia idea di voler costituire un’associazione e io sono stato molto felice.

L’idea deve iniziare a trovare cuori che l’accolgano per poi poter realizzarsi.

La mia associazione  si propone di accompagnare le persone ad aprirsi al grande disegno d’amore che c’è per ciascuno, guardando alle persone disabili per quello che sono e cioè un dono e una benedizione sul cammino degli uomini, portatori di valore e libertà. La mente di chi non è disabile deve essere educata a capire che la realtà è molto diversa da ciò che si vede, è molto più complessa e non si può ridurre la presenza delle persone disabili a una semplice assistenza.

Perciò vanno aiutate le persone che si considerano “sane” a capire chi è detto “malato” e a non pretendere che i “malati” siano uguali ai “sani”.

E’ questa la rivoluzione che io vorrei promuovere.