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Pensieri di luce di Matteo Nassigh

Vita a rotelle di uno con le rotelle pensanti

Una bella notizia: è pubblicato il libro di Matteo “Io guardo oltre” – storia di un eroe perfetto in un corpo stretto

Dopo un intenso lavoro, siamo felici di annunciare che il libro che raccoglie gli scritti di Matteo è stato pubblicato a cura dell’associazione da lui fondata.

Il libro è disponibile presso la sede dell’associazione in via Isernia 8 a Milano, presso la libreria Claudiana in via Francesco Sforza 12/A a Milano (in pieno centro) e per chi abita fuori Milano può essere spedito scrivendo una mail a: casagialla@associazionecxc.org

Tutto il ricavato dalla distribuzione del libro andrà a finanziare i progetti dell’associazione di Matteo.

Vi anticipiamo il Prologo:

“Voglio raccontare la mia storia perché le persone non dicano più: “Non ce la farò mai”.

La mia vita è straordinaria e la voglio raccontare perché le persone non si scoraggino di fronte alle difficoltà e non vedano solo i limiti ma guardino oltre. E questo vale per tutti: per le persone con disabilità, ma anche per tutte le altre.

Scrivo per far sapere a tutti che spesso siamo noi stessi a porci dei limiti, a costruire intorno a noi dei muri, lamentandoci di non poter andare oltre perché siamo limitati. Ma i muri sono nella nostra testa, non esistono muri reali intorno a noi. Vogliamo essere padroni della vita e poi non siamo in grado di superare i muri nella nostra testa per realizzare appieno la nostra vita.

Le persone con disabilità hanno dei limiti evidenti, le altre persone che non li hanno a volte se li costruiscono. Ma io penso che i limiti siano solo nella nostra testa e negli occhi di chi ci guarda.

Ho sempre vissuto andando oltre il limite, non negandolo ma trasformandolo in opportunità di evoluzione, per me e per chi mi stava vicino.

La disabilità fa parte di me ma io non sono la mia disabilità; è una parte che non posso ignorare ma non mi definisce.

Io sono Matteo, e sono fiero di esserlo”.

Il libro in accordo con il desiderio di Matteo vuole diffondere il più possibile il suo pensiero e la sua visione per cui sarebbe bello trovarlo nelle mani di tutti e tutte coloro che l’hanno seguito e amato!

Buona lettura

Ivana e Aldo, genitori di Matteo.

“Ho costruito un luogo per tutti”

Da un anno Matteo non è più con noi in questa dimensione. Io e il papà abbiamo deciso di tenere aperto il suo blog perchè ancora adesso è letto da molte persone e sicuramente i suoi pensieri di luce continuano ad essere vivi e veri.

Ci ha lasciato con queste parole: “Cari amici, non siate tristi sono andato nella luce ci rivedremo li. Ho avuto una vita stupenda ma ora voglio riposarmi nella luce, ho fatto tantissime cose ma ora devo riposarmi. Voglio dirvi che sono stato amato tantissimo e avete reso la mia vita piena di vita, per cui vi ringrazio tutti cercate di essere felici come lo sono stato io perchè si può sempre essere felici e cercate di guardare oltre il visibile anche perchè io sarò lì. Vorrei che l’associazione andasse avanti sempre, cercate di fare in modo che questo accada io ho fatto tutto quello che potevo voi continuate, vi voglio bene e vi starò sempre vicino”. Matteo

Prendersi cura

C’era un tempo in cui le persone non si curavano molto degli altri e vivevano solo per guadagnare moltissimo, senza fermarsi mai e senza avere tempo per gli altri. Era un tempo che sembrava bello ma in realtà non lo era. Poi è arrivato un tempo che sembrava molto brutto perchè tutti dovevano smettere di lavorare e dovevano prendersi cura delle persone per proteggerle. Sembrava un tempo brutto ma non era così brutto, era solo diverso da tutto quello che era accaduto fino a quel momento. Potevamo rimanere fermi ma non l’abbiamo fatto perchè stare fermi non è una cosa alla quale siamo abituati. Io invece ho un grande privilegio: rimango fermo, non devo correre, non devo avere fretta, sembrava una sfortuna invece è un privilegio non dover correre perchè io a questo tempo lento sono abituato da sempre. Non è niente di strano per me. Ma voi che non ci siete abituati continuate a pensare che il tempo di prima fosse migliore ma non lo era. Con questo non voglio dire che è una bella cosa che molte persone stanno morendo, è una cosa bruttissima, è un dolore grandissimo ma il tempo di prima era troppo veloce e ora abbiamo l’opportunità di fermarci e di capire cosa sono le cose veramente importanti. E la più importante è prendersi cura gli uni degli altri e stare vicini alle persone che ci vogliono bene. Questo è ciò che veramente importa, non altre cose.

Di fronte a una pandemia

Dopo tanto tempo ho deciso di scrivere di nuovo sul mio blog perché tante persone mi hanno chiesto di scrivere qualcosa su ciò che stiamo vivendo ora. E’ un periodo molto faticoso questo, ci sono tante persone che non stanno bene e tante sono mancate. Tutto ciò è bruttissimo, ma non è un periodo privo di insegnamenti per tutti noi. La pandemia ci sta facendo capire delle cose che altrimenti non potremmo capire, la più importante è che occorre prendersi cura gli uni degli altri e dei luoghi in cui viviamo. Per questo la pandemia, pur nella sua fatica immensa, è un’opportunità di evoluzione straordinaria. Con questo non voglio dire che sia una bella cosa, non lo è affatto, ma è un’opportunità incredibile di cambiamento per l’umanità. Perché l’umanità sta involvendo, sta perdendo di vista quali siano le cose più importanti. La pandemia invece ci sta ricordando che ci sono cose molto importanti e che non si può continuare nella direzione che l’umanità ha preso, ossia quella di non curare le persone e i luoghi dove esse vivono. Perciò non possiamo continuare così, altrimenti le persone continueranno a non stare bene, anche quando sarà finita questa pandemia, se non c’è un cambiamento radicale nel modo di vivere.

Non possiamo trascurare le persone e soprattutto i bambini, dobbiamo dedicare loro tempo e attenzione, perché saranno gli abitanti del mondo. Non possiamo continuare a trascurare le persone più fragili solo perché non producono niente, il coronavirus ci ha reso tutti fragili. Quando la pandemia sarà finita, perché finirà, non possiamo ritornare alla vita di prima come se non fosse mai accaduta. Tutti invece sperano solo che finisca in fretta senza pensare a cosa occorre cambiare perché altre catastrofi non avvengano. Non si tratta solo di cambiamenti nel campo della medicina, anche se sono molto importanti, ma occorre un cambiamento radicale e necessario nel modo di vivere di tutti.

Facciamo festa

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Sono molto felice perche’ ho realizzato il mio sogno di creare un luogo dove tutti possano essere se stessi, senza dover essere qualcos’altro che non possono essere. Perche’ non si puo’ essere diversi da cio’ che siamo e nessuno puo’ dire ad un altro chi deve essere o cosa deve diventare.  Percio’ mi sento felice e molto libero di continuare a vivere e vorrei che tutti lo fossero.

Vi invito tutti alla festa di inaugurazione della nuova sede

  Domenica 27 Maggio, in via Isernia 8 – Milano

Sul sito http://www.associazionecxc.org  ci sono le informazioni sulla festa.

 

 

Fuga dalla luce

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Le persone hanno molta paura di soffrire, perché pensano che la sofferenza non porti nulla, solo dolore e non vogliono soffrire perché vogliono solo provare sentimenti di felicità e di piacere e di gioia. Invece, la sofferenza può aiutare moltissimo a imparare delle cose su di noi e sulla vita e può servire a farci capire cose che prima non capivamo e a farci vedere cose che prima non vedevamo perché eravamo troppo impegnati ad essere felici.

La vita deve essere vita felice, ma se la sofferenza viene, non bisogna solo pensare che sia una cosa molto brutta, ma può farci veramente diventare persone migliori. Non si impara dalla felicità, si impara dalla sofferenza e la sofferenza può insegnarci moltissimo se non la vediamo solo come una cosa negativa.

Una volta che la cosa che ci ha fatto soffrire è finita, non bisogna rimanere attaccati al dolore che essa ci ha causato, perché le persone a volte vogliono rimanere attaccate al dolore, perché pensano che questo dia senso alla loro vita, ma non è così.

La sofferenza va vissuta fino in fondo, senza scappare da essa come fanno molte persone che scappano di fronte al dolore e lasciano magari soli gli altri, ma poi va lasciata andare via, perché non può dare senso alla nostra vita, può solo aiutarla ad essere migliore, non può essere il senso della vita, ma solo uno strumento di evoluzione e di luce.

Guardare oltre

Pensieri di luce di Matteo Nassigh

La vita è una grande possibilità di imparare cose nuove ma non tutti la vivono così, pensano di saper già tutto o di non poter imparare niente. Non è così, perchè chi sa vedere con il cuore e sa guardare oltre, impara ogni giorno qualcosa. Io voglio continuare a imparare cose nuove, perchè non possiamo dire: oggi ho vissuto bene, se non abbiamo imparato qualcosa di nuovo sul senso del nostro vivere.

Non siamo qui per caso, non siamo qui per una vita infelice, possiamo scegliere la felicità ogni giorno, in ogni condizione e con ogni fatica, liberamente.

Pur nella mancanza di libertà fisica, non c’è mai una mancanza di libertà della coscienza e della capacità di gioire e di essere felici.

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Riconoscere e riconoscenza

fotogionata3 Il nuovo anno sta arrivando senza che noi glielo abbiamo chiesto ed è questa la prima cosa importante. Arriva ed è un dono, perchè non chiede niente in cambio e siamo noi che dobbiamo riempirlo di amore, emozioni, incontri, pensieri, sogni e non possiamo dire “non posso fare tutto ciò”, perchè non si possono rifiutare i doni, come quelli che a Natale ci fanno e li teniamo anche se non sono i nostri regali migliori.

Il nuovo anno viene e non vuole niente in cambio, non soldi né altro, viene e ci chiede di continuare a sognare e sperare e pensare a cose importanti. Poi ci vuole vedere tutti felici: non felici di fare ma felici di essere, che è sempre più importante essere che fare, ma non tutti lo sanno e bisogna ricordarlo. Essere gentili e amorevoli e coraggiosi e liberi è molto più difficile che fare molte cose che portano soldi o successo o gratificazioni, ma che non danno gioia vera. Essere è molto più difficile, ma porta più gioia, perchè chi è, è uno vero perchè non vuole niente in cambio.

Chi fa, invece, vuole sempre qualcosa, perlomeno essere gratificato per quello che fa e riconoscenza da parte degli altri, ma la cosa più importante è riconoscere l’essere ed essere riconoscenti alla vita che ci dona un nuovo anno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon Natale

Buon Natale a chi porta luce e bellezza e a tutti quelli che la sanno vedere.

Buon Natale a chi sa vedere oltre il visibile e a chi vuole imparare a farlo.

Buon Natale a chi ha cambiato lo sguardo e a chi non ci è riuscito ancora.

Perché il Natale è il più grande cambiamento di sguardo che ci sia.

fotogionata x auguri

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