Oggi mi sento molto libero di essere me stesso, ma non sempre è stato così. Prima io cercavo di essere uguale a tutti gli altri ma non ci riuscivo e questo mi faceva arrabbiare moltissimo, perchè io non potevo fare le cose che fanno tutti e mi sentivo triste e frustrato.

Poi ho capito che io ero unico e diverso ma la mia diversità non era una cosa brutta, era una libera possibilità di essere, senza dover adeguarsi a niente, solo libertà di vivere come si è, senza paura di essere giudicati o di essere visti come dei poverini.

Il poverino è colui che non riesce a vedere oltre, non chi vive la sua diversità con libertà e con coraggio, senza il limite imposto dalla mente dei limitati del cuore.

Vivo ora tra cielo e mare, libero.