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Le persone hanno molta paura di soffrire, perché pensano che la sofferenza non porti nulla, solo dolore e non vogliono soffrire perché vogliono solo provare sentimenti di felicità e di piacere e di gioia. Invece, la sofferenza può aiutare moltissimo a imparare delle cose su di noi e sulla vita e può servire a farci capire cose che prima non capivamo e a farci vedere cose che prima non vedevamo perché eravamo troppo impegnati ad essere felici.

La vita deve essere vita felice, ma se la sofferenza viene, non bisogna solo pensare che sia una cosa molto brutta, ma può farci veramente diventare persone migliori. Non si impara dalla felicità, si impara dalla sofferenza e la sofferenza può insegnarci moltissimo se non la vediamo solo come una cosa negativa.

Una volta che la cosa che ci ha fatto soffrire è finita, non bisogna rimanere attaccati al dolore che essa ci ha causato, perché le persone a volte vogliono rimanere attaccate al dolore, perché pensano che questo dia senso alla loro vita, ma non è così.

La sofferenza va vissuta fino in fondo, senza scappare da essa come fanno molte persone che scappano di fronte al dolore e lasciano magari soli gli altri, ma poi va lasciata andare via, perché non può dare senso alla nostra vita, può solo aiutarla ad essere migliore, non può essere il senso della vita, ma solo uno strumento di evoluzione e di luce.