In vacanza spesso mi sono soffermato a riflettere sulla reazione della gente nel vedere una persona come me: molti fanno finta di non vedere e invece guardano, altri fissano senza nessuna preoccupazione di essere invadenti, molti parlano tra di loro sottovoce, ma non troppo, dicendo hai visto quello lì “poverino “, altri non guardano perché hanno paura di soffrire. Sono tutti incapaci di vedere oltre il corpo, si fermano solo a ciò che il loro occhio percepisce e non fanno nessuno sforzo per vedere oltre, invece sarebbe stupendo se qualcuno si avvicinasse per chiedere qualcosa tipo: ” come stai?”. Sarebbe stupendo, soprattutto, se si trattasse di una ragazza carina…. Quello che voglio dire è che non voglio più essere visto come un alieno ma come un ragazzo come tutti, che va in vacanza per divertirsi e fare nuove amicizie e vedere posti nuovi e capire come fare a vivere con coraggio ogni giorno.
28 agosto 2017 at 10:18
Ciao Matteo,
spesso penso che mi piacerebbe chiedere: come stai?
Da oggi in poi mi riprometto di farlo (purtroppo non sono una ragazza carina ma una mamma…)
Grazie
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28 agosto 2017 at 12:21
Vanno bene anche le mamme, la mia è stupenda!
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28 agosto 2017 at 12:25
Buongiorno Matteo, Mi chiamo Maria Rosa e ti conosco da poco attraverso i tuoi scritti che posso dirti ogni volta che li leggo mi emozionano tanto. A volte mi fanno sorridere per la tua sottile ironia che fa riflettere e pensare ai nostri limiti, a volte piango perche con cio che scivi tocchi corde del mio animo che vengono fatte vibrare in un modo particolare tanto da sentirmi vicino vicino a te. Ti scrivo per dirti di continuare a scrivere descrivere la tua bellissima interiorità che puo servirci per comprendere tante cose. Io ti lascio con un pensiero che spero possa contribuire ad allietare il tuo tempo, almeno a me è andata così.
Buon ascolto
http://www.lovelyplanet.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-689dcae1-f255-4219-9b00-ee5215b48d0e.html?set=ContentSet-631d6eca-62c0-425f-b7e2-7abf42efcebb&type=A
Un caro saluto
Mr
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28 agosto 2017 at 12:50
Matteo iO sono un papà, leggo sempre con piacere i tuoi post/ sono interessanti e profonde riflessioni. a volte + spensierati, faccio iL tifo per Te
Un abbraccio Luca
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28 agosto 2017 at 14:12
Ciao Matteo! Mea culpa…
Sapessi quante volte vorrei proferire due semplici parole: “ciao, come stai?”… a volte sorrido sperando di essere ricambiata, ma temo sempre venga scambiato per un gesto di pietà.. allora chiedo “serve aiuto con la carrozzina?” Spostando il disagio sulla necessità di un piccolo aiuto, in caso… e riuscire a superare l’imbarazzo. A volte non si vuole dire qualcosa di ovvio, che possa mettere chi ti é vicino nella condizione di doversi ripetere per l’ennesima volta e parlare di te come del” caso”. Ma tu pensi.. anzi, hai tante rotelle al posto giusto! Eccome! E quante cose meravigliose hai da dirci e ricordarci…. parla.. parla sempre! Sii la nostra memoria umana visiva e la voce della nostra impronta di civiltà quasi perduta. Arrabbiati…risveglia coscienze assopite e fedi rimaste “in soffitta”. Povero Dio… ma ha mandato te, un ragazzo che risplende di luce propria… che va messo al centro della stanza per rischiarare.
Io vivo in una grande città e un semplice saluto oramai è diventato quasi in disuso. Diffidenza.. indifferenza..superbia…. la lista è lunga, ma finisce con una sola parola comune : solitudine. Siamo soli.. persi in mondi di ambizioni immaginarie, mondi di speranze ed illusioni, di bisogni non recepiti, di lacrime silenziose celate da risate recitate e dall’ultimo vestito alla moda …. maschere omologate. La paura di essere se stessi e di non venire accettati o di non valere abbastanza. Quante ovvietà dirai. Eppure è così. Io sorrido. Lo stesso. Anche se la risposta è un rimbrotto. Così alla fine della giornata se non ho la fortuna di incontrare uno come te, o se non ho raccolto il mio “bottino di umanità” dico ciao al primo cane che mi si avvicina…almeno una carezza…una annusata e poi il sorriso è garantito.
Quindi te lo chiedo ora per tutti quelli non detti…. per prima cosa “scusa”…. e poi….”Ciao,
Come stai?”
Mi chiamo Astrid, lieta di conoscerti!
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29 agosto 2017 at 12:54
Cara Astrid grazie per il tuo bellissimo messaggio mi sono sentito molto capito e vorrei conoscerti un abbraccio e io sto molto bene
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28 agosto 2017 at 14:55
Ciao Matteo
Come sempre hai centrato il punto…
Anch’io da oggi proverò a chiedere “come stai”….anziché di pensare “oh che poverino”…
Grazie di questo bel pensiero positivo!
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28 agosto 2017 at 15:55
Ti ringrazio Matteo, perché ancora una volta mi inviti ad una posizione vera e positiva nel l’incontro con una persona, a considerarla nella sua verità, senza fermarmi a come appare. Ciao
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29 agosto 2017 at 23:41
Ciao Matt, penso che sai benissimo che ci sono tante altre disabilità e la tua non è l’unica,
prova ad immaginare che sei tu a dire poverini. Nelle righe finali del tuo pensiero dici di voler essere visto come un ragazzo normale, ma tu con due genitori così fai tutto o quasi, ed io lo so bene,
infine, quante persone cosidette normali vorrebbero avere almeno la metà del tuo coraggio per poter affrontare la vita giorno x giorno.
Matt sai quanto sarebbe bello vivere su un’altro pianeta e tutti gli alieni ti somigliassero, io ci
verrei x primo.
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5 settembre 2017 at 21:53
Ciao Matteo Mi chiamo Andri ,sono religiosa consacrata,,ogni volta che leggo i tuoi pensieri ,mi viene sempre da ringraziare Dio perché ci sei per tutti noi,per tutti i tuoi doni ,ci aiuti veramente ad allargare il cuore e la mente,,,,Grazie Matteo e ti prometto di pregare sempre per te che tu abbia sempre la vita piena di gioia di dare a tutti e per tutti soprattutto a chi ha più bisogno del tuo coraggio ,della tua vita che sempre fiorita… grazie e pregare a vicenda !!!!
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4 ottobre 2017 at 14:14
Grazie Matteo. Buon percorso
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18 gennaio 2018 at 7:46
Gli alieni e’ chi non vede con il cuore… io ho condotto la carozzina di mio cugino un pomeriggio sulla spiaggia di Senigallia e ho visto come gli altri ci guardavano… o anche ignoravano… e pensavo poverini voi che non conoscete il suo sorriso e la sua purezza d’animo.
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